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In questa sezione trovate la descrizione delle patologie urologiche pediatriche più frequenti. | vai alla sezione >

 

 

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Domande e risposte

Come devo pulire il pisellino del mio bambino?

Per ragioni non precisabili (folklore? tradizione?) molti medici, genitori o nonne/i sono convinti che il prepuzio debba essere retratto già in tenera età. In realtà il prepuzio dei neonati e dei lattanti è molto delicato e manipolazioni eccessive possono causare lacerazioni e sanguinamenti con conseguente formazioni di cicatrici che portano al restringimento fibrotico della pelle, ossia alla fimosi. Quindi possono essere gli stessi medici o genitori che senza volere eseguono retrazioni traumatiche e causano la fimosi. | Leggi tutto

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Buone pratiche

Come si fa la pipì

Fare la pipì in modo corretto è molto importante, perché permette di evitare tantissimi problemi: bruciori, irritazioni, arrossamenti.

Due sono i fattori importanti: quando (fare la pipì) e la posizione (con cui si fa pipì) | Leggi tutto

Come devo pulire il pisellino del mio bambino?

Per ragioni non precisabili (folklore? tradizione?) molti medici, genitori o nonne/i sono convinti che il prepuzio debba essere retratto già in tenera età. In realtà il prepuzio dei neonati e dei lattanti è molto delicato e manipolazioni eccessive possono causare lacerazioni e sanguinamenti con conseguente formazioni di cicatrici che portano al restringimento fibrotico della pelle, ossia alla fimosi. Quindi possono essere gli stessi medici o genitori che senza volere eseguono retrazioni traumatiche e causano la fimosi.

Per evitare tutto ciò consiglio di:
- nel primo anno di età non aprire il prepuzio. Durante bagnetto lavare il pene solo esternamente. Si consigliano saponi non irritanti, adatti all’età del bambino, in genere si possono utilizzare gli stessi saponi che già si adottano per l’igiene del resto del corpo.
- si consigliano frequenti cambi del pannolino per prevenire arrossamenti da pannolino e ridurre irritazioni cutanee
- dopo 1 anno di età iniziare a retrarre il prepuzio delicatamente, solo in occasione dell’igiene intima, quando grazie all’immersione nell’acqua il prepuzio è più morbido. Retrarre la pelle fin dove scende senza mai sforzare oltre
- dopo aver aperto la pelle del prepuzio occorre sempre richiuderla riportandola nella sua posizione originaria. Se la pelle rimane aperta a lungo si causa la parafimosi, ossia il prepuzio si blocca al di sotto del glande e non si riesce più a richiuderlo.  In tal caso è necessario portare il bambino al Pronto Soccorso
- a 3 anni di età il prepuzio dovrebbe essere ben aperto, in caso contrario rivolgersi al Pediatra Curante o all’Urologo Pediatrico
- intorno ai 4-5 anni il bambino stesso diventa capace di retrarsi da solo il prepuzio. Bisogna insegnargli a farlo ogni volta che si lava ed ogni volta che fa la pipì. E’ infatti una normale regola igienica maschile retrarre il prepuzio in occasione dell’igiene intima e di ogni minzione in modo che non ci siano gocce di urine che ristagnino sotto la pelle del prepuzio, le quali potrebbero essere fonte di infiammazioni o infezioni locali (balanopostiti). Insegnare al bambino anche a richiudere sempre la pelle del prepuzio per evitare la complicanza della parafimosi.

Come si fa la pipì

Fare la pipì in modo corretto è molto importante, perché permette di evitare tantissimi problemi: bruciori, irritazioni, arrossamenti.

Due sono i fattori importanti: quando (fare la pipì) e la posizione (con cui si fa pipì)

Quando.
Innanzitutto occorre togliere dalla testa dei bambini l’idea che la pipì si fa solo quando scappa. Per i bambini qualunque cosa è più interessante che andare in bagno. TV, giocare con gli amici, play station, etc. … sono senza dubbio più interessanti che fare la pipì, pertanto spesso i bambini la trattengono fino a quando non ne possono proprio più.
Questo atteggiamento è estremamente scorretto per moltissimi motivi:
la vescica viene distesa al massimo e viene fatta stancare troppo
la vescica è così piena, che il bambino può non fare in tempo ad arrivare in bagno e si fa la pipì addosso (incontinenza da urgenza), con notevoli ripercussioni sociali e risentimento psicologico
il ristagno di urina per periodi prolungati favorisce lo svilupparsi di infezioni delle basse vie urinarie (cistite)
se questa brutta abitudine non viene corretta, può essere trascinata anche nella vita adulta e col passare degli anni avremo una vescica stanca, che non ha più le forze per svuotarsi completamente. Rimarrà del ristagno di urina in vescica, si svilupperanno infezioni e calcoli.
Occorre pertanto insegnare ai bambini che la pipì deve essere fatta non solo quando scappa, ma regolarmente, circa 6 volte al giorno, anche se non scappa. La pipì va fatta ogni volta che scappa e:
quando ci si sveglia

  • all’intervallo scolastico
  • prima di pranzo
  • a merenda
  • prima di cena
  • prima di andare a letto

anche se non scappa! Ricordarsi è facile: basta fare la pipì sempre prima di mangiare. Tanto in questa occasione dovremmo già andare in bagno a lavarci le mani, pertanto cosa costa approfittarne anche per fare la pipì?
Buona norma è anche fare la pipì sempre prima di uscire di casa, anche se non scappa.

Posizione.

La posizione con cui si fa pipì è molto importante. Ovviamente esistono differenze tra maschietti e femminucce.

Per i maschi:

  • la pipì si fa in piedi. I maschi riescono a svuotare più facilmente ed in modo completo la vescica solo stando in piedi.
  • quando fanno la pipì i maschietti devono aprire la pellicina del pisellino (prepuzio), fare la pipì tenendo la pelle indietro, asciugarsi con la carta quando hanno finito, e chiudere la pellicina. In questo modo si evita il ristagno della pipì sotto la pelle del pisellino e si evitano irritazioni, bruciori locali. Si tratta di una norma igienica maschile, che va insegnata ai bambini. In genere sono in grdo di eseguirla a partire dai 5-6 anni di età.

Per le femmine:

quando si siedono sul water devono

  • avere i piedi ben appoggiati per terra. Se non ci arrivano occorre prendere dei gradini su cui appoggiare bene i piedi
  • essere ben sedute sull’asse. Se tendono a “cadere dentro”, occorre prendere un riduttore. Solo se una bambina ha i piedi ben appoggiati e si sente seduta tranquilla riesce a rilasciare bene i muscoli e a far uscire bene tutta la pipì.
  • abbassare la biancheria giù bene in basso fino ai piedi e tenere le ginocchia molto ben divaricate. Spesso le bambine tendono ad abbassare poco la biancheria (ossia fino alle ginocchia) per non toccare il pavimento che in molti luoghi può essere sporco. Così facendo non divaricano bene le ginocchia e tengono le gambe chiuse. In questo modo ci sono gocce di pipì che restano tra le piccole e le grandi labbra, causando irritazioni ed arrossamento locale. Quindi per le femmine, ripeto, è molto importante abbassare la biancheria giù bene fino ai piedi e tenere le ginocchia molto ben divaricate.

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© Dott.ssa Arianna Lesma, Urologo Pediatrico